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Gianluca Pardelli

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Gianluca Pardelli è cresciuto tra il languore dei lungomari addormentati della costa tirrenica e il caos verace del porto di Livorno. Il suo interesse per la Russia e l’ex Unione Sovietica matura sin dalla primissima infanzia quando, a soli sei anni, lesse la Steppa di Anton Èechov e rimase folgorato dalle atmosfere malinconiche della provincia zarista. Terminata la scuola, Gianluca decise, poi, di lasciare il piacevole languore estivo della Toscana e di trasferirsi a nord per studiare lingue slave e giornalismo, prima a Udine, poi a Londra e a Berlino. Le sue esperienze da viaggiatore indipendente cominciano già durante gli anni del liceo (Iran, Balcani, Turchia) e crescono in maniera esponenziale durante il periodo universitario (Afghanistan, Africa Occidentale, Europa dell’Est, Medio Oriente). L’interesse per la Russia e le repubbliche dell’URSS si tramutava intanto in passione e la passione in un amore quasi maniacale. Nel corso degli ultimi dieci anni, Gianluca ha viaggiato in ogni angolo del defunto impero sovietico, tornando anche più e più volte negli stessi luoghi, fino a conoscerli quasi come i suoi lidi natali. Gianluca si divide, adesso, fra Berlino, dove vive e lavora come traduttore, l’ex URSS, dove svolge reportage fotografici pubblicati su riviste e giornali di tutto il  mondo, ed i Balcani, di cui conosce, ormai, ogni singolo anfratto.