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Non un paradiso celeste, al di là di sogni e aspettative. Per gli antichi Egizi il Paradiso era in Terra, in quella valle fertile nata dal Nilo, nei campi dell’Eyaru, dove i defunti dimoravano. Scoprire cinquemila anni di civiltà, vivere i misteri dei templi e delle tombe dell’Antico Egitto, oggi è possibile navigando lungo il Nilo, come ai tempi dei faraoni. A bordo di una tradizionale dahabeya, progettata con rigore filologico e cura dei dettagli originali, utilizzando legni locali come mango, acacia del Nilo e alabastro, per ricreare tutto il fascino delle antiche imbarcazioni che solcavano le acque del Nilo trasportando prima faraoni e sultani, poi i viaggiatori dell’Ottocento. Si chiama Eyaru questo nuovo gioiello a vela, privo di motori, lento, silenzioso, rispettoso dell’ambiente e del fiume più ricco di suggestioni del mondo, da Luxor ad Assuan (e viceversa). Un itinerario classico, ma con il vantaggio di fermarsi dove le grandi navi non possono attraccare per visitare i luoghi più emblematici nelle ore meno affollate, o scoprire siti minori, esclusi dalle crociere turistiche. L’imbarco è a Luxor, l’antica Tebe dove, su entrambe le rive del Nilo, si concentra un terzo del patrimonio monumentale d’Egitto. S’inizia con Karnak, il più grande luogo di culto della storia, una selva di pietra che comprende il colossale Tempio di Amon-Ra e templi minori, arieti rigorosi, torrioni e sale ipostile, colonne dai capitelli papiriformi, sfingi criocefale, obelischi. E anche l’unico lago sacro rimasto dell’Egitto Antico, con vicino un gigantesco scarabeo in granito dedicato al dio Sole, un vero e proprio labirinto creato lungo secoli di storia. Da Karnak, attraverso un viale tra due file di sfingi, si raggiungeva il Tempio di Luxor dove oggi si ammirano, fra l’altro, i resti delle colossali statue di Ramses II.

 

Nell’antichità la riva occidentale del Nilo era considerata la dimora dei defunti. È qui che sorge la necropoli di Tebe con la stupefacente Valle dei Re e le sue sessanta tombe di faraoni (fra cui la leggendaria tomba di
Tutankhamon) coperte di dipinti e geroglifici, ma anche la Valle delle Regine con altre tombe preziose e la celebre sepoltura della Regina Nefertari, e il Tempio funerario della regina Hatshepsut, la donna-faraone più famosa della storia antica. Da Luxor ci vogliono quattro giorni di navigazione per arrivare ad Assuan: un percorso rilassante punteggiato dai tesori dell’Egitto meridionale, come il Tempio di Khnum, ad Esna, o quello di Horus e di Kom Ombo. Infine, raggiunta Assuan, visita allo splendido tempio dell’isola sommersa di Philae, dedicato a Iside, la grande madre divina. Per esperimentare un Egitto insolito girando nei suoi tipici mercati caratterezzati da abitazioni classiche risalenti al secolo passato, botteghe di spezie, sarti di caftani, bancarelle cariche delle ricchezze della fertile valle del Nilo. E scoprire la realtà del villaggio di Bessau, con i suoi campi fertili irregati dal Grande Fiume e i suoi accoglienti abitanti, per comprendere da vicino ciò che il classico turismo può solamente vedere da lontano. Un itinerario studiato nei minimi dettagli, ricco di accorgimenti che rendono il viaggio unico ed esclusivo, vivendo il fascino dell’Antico Egitto a bordo di una tradizionale Dahabeya, l’imbarcazione che ha fatto la storia della navigazione sul Nilo, oggi resa luogo di piacere e di relax, perfetto complemento alle suggestioni e agli scenari che solo questo fiume regala.

 

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